Scoprite qui gli ultimi studi sulle auto d’epoca, gli eventi e le novità su AMAG Classic e sul gruppo AMAG.
Anche se 80 anni sono un numero importante, dal 30 maggio al 1° giugno 2025, allo Swiss Classic World di Lucerna, AMAG Classic mette in primo piano altri festeggiati della sua storia aziendale. Per le novità clicca qui.
Dal 1949 al 1972, a Schinznach-Bad, AMAG ha assemblato circa 30’000 veicoli di diversi marchi. Tra le ultime «Schinznacher» a essere montate proprio qui figura la Dodge VIP, che arricchisce da subito la collezione permanente del Museo Svizzero dei Trasporti.
Il periodo di Automontage Schinznach segna un’epoca in cui le auto di costruttori stranieri venivano assemblate in Svizzera, non solo a Schinznach-Bad presso AMAG.
Una testimone di quest’epoca occupa ora un posto fisso nella collezione del Museo Svizzero dei Trasporti. Come prestito permanente di AMAG, ora presso il padiglione dedicato alla circolazione stradale del museo è possibile ammirare una Dodge VIP dell’ultimo anno di montaggio, il 1972.
La Dodge VIP era un modello speciale svizzero in edizione limitata prodotto a partire dal 1971, basato sulla Dodge Dart, ma caratterizzato da un equipaggiamento migliore e da un tetto in vinile.
La Dodge appena esposta può essere definita un’auto d’occasione recente. Come tale, infatti, è stata ritirata alla fine degli anni ’70. Il suo ultimo collaudo è avvenuto il 25 maggio 1978. È stata rimossa dalla circolazione l’8 febbraio 1979 e da allora non è più stata immatricolata.
Nell’ambito della consegna degli Swiss Classic Award a fine novembre, Martin Bütikofer, direttore del Museo Svizzero dei Trasporti, ha ricevuto in consegna l’auto d’epoca e ha reso omaggio a questa capsula del tempo: «L’epoca di Automontage è una parte importante della storia svizzera dell’auto. Sono molto felice che ora possiamo esporre presso di noi un veicolo che venne ritirato come auto d’occasione recente».
Dino Graf, Director Group Communication e responsabile della collezione storica del gruppo AMAG: «Riparare e immatricolare questo veicolo ne avrebbe distrutto irrevocabilmente il carattere così speciale. Ecco perché era chiaro che la Dodge VIP, che monta ancora il primo set di pneumatici estivi, doveva essere resa accessibile al pubblico nel Museo dei Trasporti».
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AMAG Group AG ha stipulato un contratto di acquisto a lungo termine per la benzina solare con l’azienda cleantech Synhelion. Dal 2027 il gruppo AMAG acquisterà ogni anno 50’000 litri di benzina solare al fine di ridurre le emissioni di CO₂ del portafoglio flotte.
Il gruppo AMAG investe in Synhelion già dal 2021. La sottoscrizione del contratto di acquisto segna ora un’altra pietra miliare nella partnership tra il gruppo AMAG e Synhelion e sottolinea l’obiettivo comune di promuovere soluzioni di mobilità sostenibili. L’innovativa benzina solare viene prodotta nello stabilimento di produzione RISE in Spagna, il primo impianto commerciale per la produzione di carburante solare di Synhelion.
Benzina solare per ridurre le emissioni di CO₂ del portafoglio flotte
Il gruppo AMAG punta fondamentalmente sull’elettrificazione della mobilità e promuove attivamente la transizione a veicoli a emissioni zero, adottando al contempo un approccio aperto alla tecnologia. L’attuale parco veicoli rappresenta una sfida significativa per la riduzione delle emissioni di CO₂ e i carburanti sintetici come la benzina solare di Synhelion possono dare un contributo decisivo in questo senso.
Helmut Ruhl, CEO di AMAG Group, spiega: «Il nostro obiettivo è ridurre le emissioni di CO₂ in tutti i settori della nostra azienda. La partnership con Synhelion ci consente di implementare soluzioni sostenibili anche per il parco veicoli esistente in Svizzera, e quindi anche per tutte le oldtimer. Se nel 2040 i circa 2 milioni di autovetture in Svizzera potessero essere riforniti di combustibile solare, le emissioni di CO2 diminuirebbero del 10%. La benzina solare è un ottimo complemento per i nostri sforzi volti all’elettrificazione, con l’obiettivo di rendere la mobilità in Svizzera ancora più sostenibile».
Progressi nella produzione di carburanti solari
Synhelion sta industrializzando con successo la sua straordinaria tecnologia per la produzione di carburanti sintetici tramite energia solare. Nel giugno del 2024 l’azienda ha inaugurato a Jülich il primo impianto industriale dimostrativo DAWN, che produce carburanti sostenibili ricorrendo all’energia solare. Con RISE, il primo impianto commerciale per la produzione di carburante solare in Spagna, Synhelion prevede di produrre 1000 tonnellate di cherosene, diesel e benzina rinnovabili all’anno a partire dal 2027. Philipp Furler, co-CEO e co-fondatore di Synhelion, aggiunge: «La collaborazione con il gruppo AMAG dimostra che la nostra tecnologia può contribuire in modo significativo alla defossilizzazione non solo nel settore aeronautico e marittimo, ma anche in quello automobilistico. Siamo lieti di poter contare sul gruppo AMAG come investitore, ma anche di poterlo annoverare nel nostro rollout globale come cliente chiave per la benzina solare».
Incremento dei carburanti solari per il traffico stradale
Con il contratto di acquisto tra il gruppo AMAG e Synhelion si gettano le basi per la defossilizzazione del traffico stradale. Insieme, le due aziende mostrano come sia possibile rendere sostenibile la mobilità di domani grazie all’impiego di tecnologie innovative.
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I carburanti sintetici (synfuel) rappresentano una soluzione molto promettente per alimentare in futuro i veicoli con motore a combustione all’insegna delle energie rinnovabili e del rispetto per il clima. Stando alle specifiche dei produttori, nei modelli moderni questi carburanti possono essere utilizzati in linea di massima senza alcuna controindicazione. Ma come si comportano nei motori delle oldtimer?
«Anche se alcuni rapporti ci dicono che le oldtimer possono essere alimentate senza problemi con i synfuel e le case automobilistiche hanno concesso l’autorizzazione per le attuali gamme di modelli, non eravamo a conoscenza di studi approfonditi che prendessero in esame nel dettaglio l’uso dei synfuel nei motori delle oldtimer», spiega Dino Graf, che presso AMAG è anche responsabile del settore Classic: «Noi eravamo consapevoli che la maggior parte dei proprietari di auto d’epoca di grande valore non si sarebbe fidata ciecamente di un carburante non sperimentato».
AMAG Classic ed Empa, con il sostegno di Motorex, hanno condotto insieme un’indagine dettagliata e fondata su basi scientifiche in merito alla compatibilità della benzina sintetica con le oldtimer. Per oltre un anno sono stati effettuati test sui componenti dei motori. Sono state effettuate prove di guida e misurazioni delle prestazioni con oldtimer selezionate. Il risultato? In futuro anche le auto d’epoca potranno essere alimentate con carburanti ecologici, poiché la benzina sintetica potrà essere utilizzata senza problemi anche nei motori più datati.
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Lo spazio espositivo di AMAG fa ora parte delle attività ricreative e didattiche di Swiss Industrial Heritage dedicate alla storia della tecnologia e alla cultura industriale della Svizzera.
AMAG ed Empa
A cosa serve rifornire la propria auto d’epoca con carburante sintetico, salire in montagna e poi affermare che i synfuel vanno bene per le oldtimer? A poco, visto che questo esperimento non può certo definirsi uno studio scientifico. Eppure è proprio quello che al momento stanno facendo AMAG ed Empa: testano i synfuel nelle oldtimer in diverse condizioni e per un periodo di tempo più lungo. Il loro lavoro include test intensivi sui materiali, test sui lubrificanti, test di guida in diverse condizioni e con diversi veicoli, misurazione delle prestazioni e test sulle emissioni. Da questi test conclusisi a fine 2023, per la prima volta emergono un’analisi e una valutazione qualitativamente e quantitativamente pulite che si spera dimostrino che i synfuel e le oldtimer sono compatibili e a quali condizioni lo sono. Con questa serie di test, AMAG ed Empa compiono un ulteriore passo avanti anche a livello europeo, poiché questo è il primo test conosciuto che si occupa esclusivamente del rapporto tra oldtimer e synfuel.
Un concentrato di potenza AMAG allo Swiss Classic World
Quando il 27 maggio a Lucerna lo Swiss Classic World aprirà i suoi battenti, AMAG sarà presente per la prima volta con un unico stand di AMAG Classic Schinznach-Bad e del Porsche Zentrum Zürich, Classic Partner di Schlieren. Così, visitatrici e visitatori avranno una panoramica delle competenze in materia di auto d’epoca del gruppo AMAG. Pezzi d’esposizione selezionati sono dedicati all’Automontage di Schinznach-Bad, che ha cessato la propria attività 50 anni fa.
Nel corso degli anni, lo Swiss Classic World di Lucerna si è evoluto, diventando la più importante fiera della Svizzera dedicata alle auto d’epoca e alle oldtimer. Quest’anno, dal 27 al 29 maggio, il salone si terrà di nuovo nell’area espositiva di Lucerna.
Dopo aver presenziato l’anno scorso con due diversi stand, quest’anno AMAG Automobili e Motori SA e AMAG First AG hanno deciso di unire le loro forze. Il gruppo AMAG domina il padiglione 2 con un grande stand e presenta la sua intera offerta di auto d’epoca alle visitatrici e ai visitatori della fiera su una superficie di 400 m2.
356. 911. E molte altre ancora. Il Porsche Zentrum Zürich presenta una selezione dei suoi suggestivi veicoli Porsche Classic, illustrando agli astanti il motivo per cui nel tempo così tanti modelli Porsche sono diventati leggendari. Che particolari testimoni del tempo necessitino di una particolare manutenzione viene mostrato direttamente in loco con un progetto di restauro storico.
AMAG Classic Schinznach-Bad porta nuovamente con sé alcuni pezzi d’esposizione risalenti all’epoca di Automontage, tra cui una Standard Vanguard dei primi anni ’50, una Chrysler Windsor del 1957 recuperata in un fienile dopo quasi 40 anni, una Dodge Dart del 1970 e due scooter a marchio ami, anche questi prodotti a Schinznach. Altri veicoli, disponibili anche per l’acquisto, completano l’esposizione.
Nell’area ristoro privata, tra le altre cose, un Bulli adibito a furgoncino della birra provvederà a dissetare i presenti.
Infine, con un po’ di fortuna, visitatrici e visitatori potranno vincere interessanti premi nell’ambito del concorso che si terrà presso lo stand, come ad esempio il noleggio di una oldtimer per un fine settimana.
Automontage Schinznach AG
Nel secolo scorso, per ragioni di natura fiscale, in Svizzera venivano assemblati interi veicoli di produttori esteri. Fu così che, più di 70 anni fa, Schinznach-Bad diventò uno dei maggiori centri di produzione automobilistica della Svizzera. Nel 1947, a Schinznach-Bad si prospettò la possibilità di acquistare un ex cementificio con annessi capannoni di produzione. Lo stesso anno la fabbrica venne convertita in un impianto di assemblaggio di automobili all’avanguardia per i tempi. Nel 1949, l’azienda ASAG (Automontage Schinznach AG) iniziò ad assemblare le prime berline dei marchi Plymouth e Standard.
Nel corso degli anni le ragioni fiscali passarono sempre più in secondo piano. Le auto di Automontage convincevano per una qualità finale nettamente superiore rispetto ai veicoli finiti consegnati dagli Stati Uniti. «Montage Suisse» diventò un marchio di qualità.
Poi però, verso la fine degli anni ’60, l’industria automobilistica americana cedette nuovamente alle manie di grandezza in fatto di cilindrata e potenza. Inoltre, l’abolizione di un tasso di cambio fisso dollaro/franco svizzero causò la svalutazione del dollaro. Così, l’interesse generale per le Plymouth Valiant e le Dodge Dart, le cui dimensioni avevano ripreso ad aumentare, andò scemando. L’attività di Automontage cessò di essere redditizia. L’assemblaggio nello stabilimento di Schinznach, iniziato con una Plymouth, terminava 50 anni fa un’altra volta con una Plymouth Valiant dopo 29’227 unità fabbricate.
Il gruppo AMAG ha una chiara strategia per il clima e intende diventare un’azienda a impatto climatico zero entro il 2025. Un proprio fondo per il clima e l’innovazione sostiene iniziative e start-up che contribuiscono alla decarbonizzazione. Oggi AMAG Group AG si assume il suo primo impegno investendo in Synhelion, spin-off del Politecnico federale di Zurigo.
Il futuro della mobilità nel settore delle autovetture sarà elettrico. Su questo punto l’opinione è unanime. Nel segmento delle vetture nuove, oggi quasi tutte le principali case automobilistiche puntano su veicoli elettrici a batteria per ridurre le emissioni di CO2. Nei prossimi anni arriveranno sul mercato molti nuovi modelli. Basti pensare che quest’anno solo AMAG Import lancia, insieme ai suoi partner commerciali autorizzati, otto nuovi BEV e sette nuovi PHEV. Nel 2025 prevede di conquistare una quota di mercato pari al 50% nel comparto dei veicoli a ricarica, che nel 2030 dovrebbe superare il 70%.
Tuttavia, esistono anche altri mezzi di trasporto e una quantità non trascurabile di vetture le cui emissioni di CO2 possono essere altrettanto ridotte. Senza dimenticare i quasi 200’000 veicoli d’epoca con cui i proprietari e le proprietarie hanno intenzione di continuare a viaggiare anche in futuro.
Una soluzione per questi veicoli potrebbe essere l’impiego di combustibili sintetici prodotti utilizzando energia rinnovabile ricavata dalla CO2.
Solar fuel prodotti con il calore del sole
La start-up svizzera Synhelion, spin-off del Politecnico di Zurigo, ha sviluppato una soluzione interessante che consiste nell’impiego di energia solare termica all’interno del suo processo al posto dell’elettricità generata dall’energia solare. I «solar fuel» sono realizzati utilizzando il calore del sole, che aziona un reattore termochimico. All’interno del reattore, l’anidride carbonica e l’acqua vengono prima convertite in syngas, che successivamente è a sua volta trasformato in carburante liquido come la benzina o il diesel solare. Le regioni assolate offrono le condizioni ideali per la produzione di combustibili solari, in particolare le zone desertiche o semiaride con un’elevata esposizione all’irraggiamento solare. L’energia solare termica prodotta durante il giorno può essere immagazzinata attraverso accumulatori termici a costi contenuti, consentendo così di produrre combustibili 24 ore su 24. L’immagazzinamento rende questi impianti per la produzione di combustibili solari autosufficienti e indipendenti da una rete, consentendone una diffusione rapida e su ampia scala. Attraverso le corrispondenti economie di scala è possibile ridurre velocemente i costi di produzione dei combustibili.
Attualmente i solar fuel, così come gli e-fuel, non sono ancora disponibili sul mercato.
Synhelion SA ha sede a Lugano e sviluppa tecnologie solari all’avanguardia con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 a livello globale. L’azienda è stata fondata nel 2016 al fine di introdurre sul mercato i combustibili solari. Un primo impianto pilota è stato messo in funzione nel 2019 sul tetto del Politecnico, mentre nel 2022 è prevista la costruzione di un secondo impianto di dimensioni industriali che entrerà in funzione nel 2023.
Primo investimento del nuovo fondo per il clima e l’innovazione di AMAG
Nel 2021 il Gruppo AMAG ha gettato le basi e definito la sua strategia climatica: ridurre, eliminare e, ove necessario, compensare. Così, AMAG intende diventare un’azienda a impatto zero sul clima entro il 2025. Inoltre, AMAG punta a raggiungere entro il 2040 un’impronta climatica neutrale in conformità a Net Zero. Da oggi un proprio fondo per il clima e l’innovazione sostiene iniziative e start-up che contribuiscono alla decarbonizzazione.
Il primo investimento interessa attualmente Synhelion. AMAG Group AG e Synhelion SA hanno concordato una partecipazione.
Il CEO di AMAG Helmut Ruhl: «Anche se la maggior parte delle automobili del futuro sarà elettrica, è importante offrire anche soluzioni a impatto climatico zero per le flotte di veicoli esistenti. Questo perché siamo responsabili anche nei confronti del nostro patrimonio culturale, ossia dei veicoli tradizionali. Sfruttando l’energia solare, la start-up svizzera Synhelion ha trovato un modo molto interessante per produrre combustibili che possono essere utilizzati nei tradizionali motori a combustione. Qualora fosse possibile farlo in grandi quantità e a prezzi adeguati, allora questa potrebbe essere una soluzione adatta a diversi mezzi di trasporto. Puntiamo sulla tecnologia, l’innovazione e l’imprenditorialità per dare il nostro contributo agli obiettivi climatici della Svizzera».
Il CEO e co-fondatore di Synhelion Gianluca Ambrosetti: «I nostri combustibili solari ci permettono di sostituire i combustibili fossili e fornire un contributo importante alla decarbonizzazione nel settore dei trasporti. Per ridurre tempestivamente le emissioni di CO2 nei trasporti sono necessarie molteplici strategie. La nostra tecnologia offre una soluzione economica, efficiente e rapidamente scalabile, in particolare per i veicoli in pronta consegna e per le lunghe distanze. Siamo felici che un altro partner forte come AMAG sia al nostro fianco nella lotta per una mobilità a zero emissioni di CO2.